-Stefano, non uno ma ben due giorni! Volete bissare il successo del 2013?
Assolutamente si! Nel 2013 abbiamo realizzato un sogno, quello di riportare all’Elba un
grande evento motociclistico che ormai mancava da quasi vent’anni. Visto e considerato la
buona riuscita ci siamo ri-sfidati organizzando addirittura una due giorni
-Il percorso lo scorso anno aveva convinto tutti, avete preparato qualche sorpresa per questa edizione? Cosa si dovranno aspettare i piloti?
Pur avendo molte restrizioni, dovute al fatto che esiste un parco nazionale, abbiamo fatto tutto il possibile. Speciali più lunghe, molto navigate ma anche belle da guidare; trasferimenti
scorrevoli con panorami mozzafiato mixati a settori molto tecnici da veri esperti. Siamo anche riusciti ad inserire alcune zone che lo scorso anno non abbiamo toccato.
-L’Isola d’Elba lo scorso anno ci ha accolto a braccia aperte, quali sono stati i commenti sulla manifestazione da parte degli abitanti di Portoferraio e delle zone toccate dalla gara?
In moltissimi appena finita la prima edizione mi hanno chiesto quando ne avrei organizzata
un’altra. Detto questo, quello che mi interessava maggiormente era di far comprendere le reali opportunità che le moto e le manifestazioni di questo genere offrono all’Isola d’ Elba visto che la lamentela più diffusa è la mancanza di turismo nei mesi precedenti la stagione estiva. Mi sembra che il messaggio sia passato e quindi siamo qui a replicare.
-Avete dovuto lottare con le autorità per poter correre anche quest’anno o il lavoro dello scorso anno ha premiato?
L’impegno per avere tutti i permessi deve essere totale. La materia per costruire un buon impianto di autorizzazioni è complessa e, in alcuni casi, piena di lacune normative. L’importante, naturalmente, è capire quale sia la volontà politica delle amministrazioni e che gli organi preposti al controllo del territorio siano disposti a collaborare per far si che tutto si svolga per il meglio. Sotto questo profilo siamo in una botte di ferro.
-Saranno ancora i moli di Portoferraio il centro nodale della manifestazione?
Assolutamente si, i moli e le banchine ospiteranno il paddock come nell’edizione 2013; le operazioni preliminari invece si svolgeranno in una nuova sede presso il centro storico vicino al palco di partenza
quindi a pochi metri da camper e furgoni. Una condizione di assoluta comodità.
-Giriamo anche a te la domanda fatta a Max Cocchetti prima della prima prova, meglio fare il pilota o l’organizzatore?
A mio parere organizzare una gara di quest’entità, alla fine dei giochi, dà veramente una
grande soddisfazione. Ti apre la mente, hai a che fare con tanta gente, devi cercare di far
passare per buona la tua idea anche quando l’interlocutore la pensa esattamente all’opposto.
Alla fine della gara è come aver partecipato ad una 12 giorni di Motorally e ti arriva addosso
tutta la stanchezza che nei giorni prima era inesistente. Anche gareggiare però dona sensazioni ineguagliabili.
Sono due facce della stessa bellissima medaglia.