LE DONNE DEL MOTORALLY

  • 2 Giugno 2014

Che ormai il motociclismo fuoristrada non sia più uno sport prettamente maschile è ampiamente assodato e anche il Motorally da anni segue con attenzione la classifica riservata al gentil sesso; dall’albo d’oro storico della specialità spiccano nomi noti come quelli di Barbara Rovida che diede il “la” a tutto con il “Team Rosa”, Paola Pelizzeni numero uno per un sacco di anni, Patrizia Wolf, Miria Amadori, Federica Borelli, Enrica Perego, Viviana Gili e negli anni più recenti Susanna Grasso e Maria Teresa Belgiovine.
Oggi la classe femminile ha nuovi riferimenti; ragazze velocissime, preparate e veramente toste.
L’attuale capofila di questo ristretto ma agguerrito gruppetto si chiama Serena Ghione, ha 25 anni laureata in Scienze Motorie e preparatrice atletica, la passione per le moto l’ha sempre avuta, trasmessa dal padre Luciano ma è esplosa molto tardi, solo 5 anni fa. Prima Serena è stata una pattinatrice su ghiaccio di alto livello arrivando a vincere anche dei titoli Italiani a squadre; dopo qualche anno di gavetta e tanto allenamento ha agguantato il primo gradino del podio vincendo l’Italiano femminile nel 2012 e ad oggi non è più scesa. Fino allo scorso anno la sua diretta rivale era Paola Riverditi, con la quale si è divisa le vittorie tra Italiano Motorally e Raid TT, ma che nel 2014 ha purtroppo smesso. Per fortuna però, questa nuova stagione, ha anche visto il ritorno di Erika Burioli, già pluri campionessa italiana, rimasta quasi due anni ferma per un brutto infortunio alla gamba. Ora è tornata e tra gare ed allenamenti l’obbiettivo sarà quello di ritrovare il feeling e il passo che l’hanno portata a vincere tanto prima dell’infortunio.
Naturalmente, fino ad ora, abbiamo parlato di categoria femminile, ma anche nell’assoluta le ragazze non se la cavano affatto male, sia Erika gli anni scorsi sia Serena in questi ultimi hanno sempre occupato posizioni che variano tra la 40esima e la 60esima posizione assoluta, una metà alta di classifica che farebbe gola a non pochi maschietti.
Dietro alle più veloci Serena ed Erika dal 2013 poi troviamo la giovane e coloratissima Valentina Spoletini alla sua seconda stagione da “navigatrice”, 22 anni e una passione incredibile Valentina sta facendo esperienza per poter essere un giorno all’altezza delle due capofila.
Naturalmente non ci sono solo loro, sono diverse infatti le ragazze che si avvicinano alla specialità per provare la guida navigata e per mettersi in gioco, i numeri non sono incredibili ma grazie al lavoro di Federazione e di diversi team il momento potrebbe proprio essere quello giusto per una crescita del settore femminile.
Le donne ai rally però non sono solo quelle che corrono, anzi, possiamo tranquillamente dire che ormai la componente femminile sia anche parte fondamentale del sistema organizzativo dell’RMG e della Federazione Motociclistica Italiana.
Gabriella Bagnaresi ad esempio o “Gabè”o “Gabri”, comunque la si voglia chiamare è ad oggi una delle colonne portanti del Rally Managing Group insieme ad Antonio Assirelli; direttore di gara internazionale, annovera nel suo curriculum ben sedici prove mondiali da commissario responsabile tra Raid TT e Baja, si occupa ormai da anni della parte amministrativa dell’RMG, della logistica, del sistema iscrizioni gare, della scuola federale e tutte le mattine di gara la si trova al palco partenza a distribuire i transponder ai piloti. Instancabile e sempre presente, una di quelle figure cardine senza la quale difficilmente il livello qualitativo organizzativo delle gare di Campionato Italiano Motorally sarebbe così alto.
Sempre in tema federale, sono ormai già tre anni che uno dei commissari di gara delegati per il Motorally è Sabrina Simonetti, vista tra le fila dei commissari anche lo scorso week end a Norcia; questa lunga esperienza le ha ormai fatto conoscere a fondo tutte le sfumature e le difficoltà del sistema gestionale e organizzativo del campionato dandole ormai la facoltà di districarsi con maestria da tutte le problematiche nelle quali si può incappare in una manifestazione di questo tipo.
Altro elemento femminile di cui non si potrebbe proprio fare a meno è Giuseppina Schiaratura, o più semplicemente per tutti la “Pina” presenza fissa sotto alla tenda dell’RMG. Lei e il marito Nardo arrivano per primi e vanno via per ultimi a tutte le gare dell’Italiano da ormai diversi anni; la Pina, da fantastica padrona di casa, conosce tutti i piloti per i quali ha sempre una parola gentile prima o dopo la gara, prepara caffè per l’intero paddock del Motorally e gestisce con maestria l’hospitality RMG rifocillando tutte le “casacche rosse” della federazione.
Ultima ma non meno importante “donna del Motorally” da citare è la giovane Sofia Dirindelli. Sofia ha cominciato a seguire i Motorally solo qualche anno fa ma la sua passione l’ha portata a diventare commissaria di gara per l’FMI lo scorso anno, con diverse partecipazioni alle gare del CIM 2013 e da quest’anno gestisce la pagina Facebook “Motorally & Raid TT” dove tutti gli utenti della rete possono trovare informazioni sulle gare, curiosità, interviste e molto altro.
La macchina organizzativa dietro ad una singola gara di rally è imponente ma il più delle volte sconosciuta ai più e la maggior parte delle volte è anche grazie a queste grandi donne se tutto gira perfettamente ed il week end di gara diventa un vero piacere per i partecipanti.